Come scegliere un buon tutore per la caviglia
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Cos’è e da cosa è provocata una distorsione della caviglia
La distorsione della caviglia è uno degli infortuni che capitano più frequentemente agli atleti, soprattutto a quelli che praticano sport in cui il piede può essere sottoposto ad un appoggio scorretto a terra (come nel calcio) o ad una ricaduta dall’alto (come nel basket e nella pallavolo). Questi tre sono infatti gli sport più a rischio da questo punto di vista, ma ciò non toglie che si possa riportare una distorsione anche durante una semplice passeggiata. Infatti basta un movimento improvviso della caviglia, magari inclinando il piede in modo perpendicolare rispetto alla direzione del movimento, per provocare lesioni ai legamenti. I sintomi di una distorsione sono innanzitutto un dolore acuto che colpisce prima il piede, ma che si può espandere anche alla gamba, gonfiore della caviglia (edema) e successivamente comparsa di un ematoma accompagnato dal tipico scolorimento violaceo della pelle, che indica la presenza di una tumefazione dovuta alla lesione dei legamenti.
Utilizzo e scelta del tutore, o cavigliera
Una cavigliera è la soluzione ideale sia per favorire la ricostruzione dei legamenti, sia per evitare di incorrere nuovamente in una distorsione. Esistono vari tipi di cavigliere, come le cavigliere bivalve, cavigliere sotto forma di fasce elastiche, cavigliere steccate e altre. La varietà di cavigliere diverse è dovuta al fatto che non esiste un solo tipo di distorsione: infatti le distorsioni della caviglia possono essere classificate come di primo, di secondo e di terzo grado in base alla gravità dell’infortunio.
Distorsione di primo grado
La distorsione della caviglia di primo grado non prevede la rottura, ma solamente lo stiramento dei legamenti. Si verifica comunque il gonfiore della caviglia ma non si presenta instabilità nell’appoggiare il piede. In questo caso, i tutori indicati sono di tessuto ad alta contenzione, come la cavigliera legamenti o la cavigliera graduale.
Distorsione di secondo grado
La distorsione di secondo grado invece, prevede una rottura, anche se solo parziale, dei legamenti, che provoca la comparsa di una tumefazione. In questo caso, il tutore consigliato è la cavigliera bivalve , che mantiene l’articolazione ad un’angolo di 90°.
Distorsione di terzo grado
La distorsione di terzo grado è quella più grave poiché prevede una rottura completa dei legamenti. La caviglia in questo caso è instabile e per questo necessita di un tutore che permetta di immobilizzare l’articolazione.
Benefici dell’utilizzo di un tutore rispetto a quelli di un bendaggio
Sia i bendaggi che i tutori hanno la capacità di accelerare la ricostruzione dei legamenti e di ridurre il rischio di successive lesioni. Questo perché riescono ad evitare di far effettuare alla caviglia movimenti bruschi e innaturali mentre permettono un movimento normale del piede e dell’articolazione. Il tutore per la caviglia, tuttavia, presenta molti più vantaggi rispetto ad un bendaggio: in particolare, è più facile da adattare, da togliere per essere lavato, non perde stabilità grazie alla rigidità dei materiali con cui è costruito e soprattutto, al contrario di una benda, non provoca reazione cutanee. Inoltre, contrariamente a quanto si pensa, il tutore non irrigidisce l’articolazione, ma si limita soltanto ad evitare che la caviglia effettui movimenti scorretti e pericolosi, che potrebbero portare ad una nuova distorsione o a danni più gravi.